L'ORIGINE DEL COGNOME BALMELLI
Nel medioevo le persone si identificavano con il nome personale spesso seguito da quello del padre o da un soprannome che indicava a volte particolarità fisiche, estetiche o caratteriali oppure derivava dal luogo di origine o dal lavoro esercitato.
Solo a partire dal 1200 circa si afferma un modo di denominazione in grado di identificare non solo l’individuo, ma anche la famiglia cui appartiene. In quest’epoca presso la cancelleria del monastero di san Carpoforo di Como, gli scritti che riferiscono le decisioni della vicinanza e gli atti dei notai della valle del Cassarate – implicati soprattutto nella redazione di documenti di compravendita o di testamenti – veicolano e trasmettono nomi di persone e famiglie che, altrimenti, sarebbero andati perduti. Solo dall’inizio del 1600 disponiamo dei registri parrocchiali su cui venivano annotati i battesimi, i matrimoni e i decessi. Nonostante il contributo della lingua scritta, i nomi restano per secoli dominio dell’oralità, sottoposti alle variazioni della lingua e della quotidianità e raramente arriveranno a stabilizzarsi prima del Cinquecento. Per queste ragioni e per la scarsità di documenti è spesso molto difficile, se non impossibile, risalire alle origini medievali delle famiglie che conosciamo oggi, ma se non possiamo ricostruire le genealogie, possiamo almeno risalire alla prima comparsa dei nomi e, a volte, alle loro mutazioni.
L'origine etimologica del cognome Balmelli si può verosimilmente far risalire al prefisso di origine celtica BALM, molto diffuso nella regione delle Alpi, ed il cui significato è: roccia, sasso, grotta. Balmelli, come il cognome Balmer / Balmelle può dunque essere il soprannome che fu attribuito nel passato a qualcuno che viveva vicino ad una zona rocciosa. A Comologno sussiste difatti una zona denominata "Balm", da qui i Balmelli.
Solo a partire dal 1200 circa si afferma un modo di denominazione in grado di identificare non solo l’individuo, ma anche la famiglia cui appartiene. In quest’epoca presso la cancelleria del monastero di san Carpoforo di Como, gli scritti che riferiscono le decisioni della vicinanza e gli atti dei notai della valle del Cassarate – implicati soprattutto nella redazione di documenti di compravendita o di testamenti – veicolano e trasmettono nomi di persone e famiglie che, altrimenti, sarebbero andati perduti. Solo dall’inizio del 1600 disponiamo dei registri parrocchiali su cui venivano annotati i battesimi, i matrimoni e i decessi. Nonostante il contributo della lingua scritta, i nomi restano per secoli dominio dell’oralità, sottoposti alle variazioni della lingua e della quotidianità e raramente arriveranno a stabilizzarsi prima del Cinquecento. Per queste ragioni e per la scarsità di documenti è spesso molto difficile, se non impossibile, risalire alle origini medievali delle famiglie che conosciamo oggi, ma se non possiamo ricostruire le genealogie, possiamo almeno risalire alla prima comparsa dei nomi e, a volte, alle loro mutazioni.
L'origine etimologica del cognome Balmelli si può verosimilmente far risalire al prefisso di origine celtica BALM, molto diffuso nella regione delle Alpi, ed il cui significato è: roccia, sasso, grotta. Balmelli, come il cognome Balmer / Balmelle può dunque essere il soprannome che fu attribuito nel passato a qualcuno che viveva vicino ad una zona rocciosa. A Comologno sussiste difatti una zona denominata "Balm", da qui i Balmelli.